PROGETTI

Duo Matteo Cossu (violino) e Gabriele Pezone (pianoforte-organo)

Il duo formato da Matteo Cossu (violino) e Gabriele Pezone (pianoforte-organo) si è formato nel 2016 e si pone come obiettivo quello di divulgare la musica per questo tipo di formazione cameristica, con particolare riferimento al repertorio italiano.

MATTEO COSSU
Nato a Orvieto ha iniziato giovanissimo lo studio del violino diplomandosi presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia sotto la guida di Georg Mönch. Subito dopo prosegue la propria formazione musicale con Carlo Maria Parazzoli.
Ha studiato presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia conseguendo i diplomi di Alto Perfezionamento in violino con Sonig Tchakerian e in musica d'insieme con Rocco Filippini; ha inoltre ottenuto presso l’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola il Master in musica da camera con Pier Narciso Masi.
Ha seguito come allievo effettivo corsi di perfezionamento presso il Mozarteum di Salisburgo con Pierre Amoyal, l’Académie de musique Tibor Varga di Sion con Francesco De Angelis e Victor Pikayzen, il Campus internazionale di musica di Sermoneta con Rocco Filippini e Mariana Sirbu, l’Accademia Chigiana di Siena con Giuliano Carmignola e con il Trio di Trieste. Ha frequentato per un anno la Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste a Duino e per tre anni consecutivi ha partecipato presso l’Arts Academy di Roma a dei master tenuti da Boris Belkin.
Ha collaborato con diverse formazioni orchestrali con cui ha suonato in importanti sale da concerto: la Philharmonie di Berlino, la Royal Albert Hall di Londra, la Sala Santa Cecilia e la Sala Sinopoli del Parco della musica, l’Auditorium della Conciliazione.
Svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero, Svizzera, Austria, Spagna, Bulgaria, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Messico e Brasile.
Collabora stabilmente con l'orchestra da camera Concerto barocco di Roma con cui esegue come solista le Quattro Stagioni di Vivaldi. Ha suonato il Concerto per Violino e orchestra n. 2 di Béla Bartók con l'Orquestra Sinfónica del Estado de México diretto dal M° Enrique Bátiz Campbell e il Concerto per Violino e orchestra in Re maggiore di Beethoven con la Vratza State Philharmonic e con l’Orchestra da Camera “Città di Fondi”, diretto dal M° Gabriele Pezone e dal M° Juan José Maldonado Martinez.
Ha partecipato alla rassegna Armonie della Magna Graecia con lo spettacolo “La scarpa di Colombo” di Raffaele Cacciola, per voce recitante e soli, eseguendo la parte per Violino solo.
È recentemente uscito par la casa discografia Movimento Classical il cd “Fuoco Italiano” in collaborazione con Gabriele Pezone, con musiche di Corelli, Paganini e Bazzini.
Ha seguito gli studi musicologici sotto la guida del prof. Franco Carlo Ricci presso l'Università della Tuscia di Viterbo, dove ha conseguito la laurea triennale in Arte, musica e spettacolo e la magistrale in Filologia moderna; le sue tesi hanno ricevuto il massimo dei voti, la lode e la dignità di stampa.
Ha vinto una borsa di studio triennale per il dottorato di ricerca in musicologia dell'Università di Pavia, dove ha ottenuto il titolo di dottore in musicologia, la cui dissertazione finale ha come titolo 'Ella deve farsi padrona in qualunque sito dell'arco', Studio critico sull'Arte dell'arco di Giuseppe Tartini.
La casa editrice EAI ha pubblicato il suo libro “Prokof'ev incontra Eisenstein. Le musiche per Alexandr Nevskij” tratto dalla tesi di laurea specialistica.
Sulla rivista musicale Allegro con brio sono stati pubblicati i seguenti articoli: “Giuseppe Verdi: musica tra politica e sentimento”, “Goffredo Petrassi. Evoluzione stilistica, sensibilità culturale, notorietà internazionale”, “Giovanni Sgambati. Una Dichiarazione d’amore a Roma”, “Dannazione e redenzione nel Manfred di Schumann su testo di Byron”. Ha partecipato al workshop Musik und Musikwissenschaft im Umfeld des Faschismus da cui è stato tratto un volume edito da Studio Verlag, che contiene un suo saggio, “Oltre Torrefranca. Riscontri tartiniani nel contesto del Classicismo viennese”.
Ha partecipato come relatore al VII Convegno interdisciplinare dei dottorandi e dottori di ricerca dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata proponendo un contributo dal titolo “Conflittualità e innovazione nel Concerto per violino di Alban Berg”, successivamente pubblicato nel volume Conflitti II Arte, Musica, Pensiero, Società. La rivista Studi Musicali ha pubblicato un suo saggio, “Le edizioni del Novecento de l'Arte dell'arco di Tartini”.
Ha soggiornato in Austria e in Inghilterra per attività di ricerca e perfezionamento presso l'Universität Wien e la University of Southampton.
Attualmente collabora con il Centro Studi Tartiniano per cui sta curando la prima edizione critica dell'Arte dell'arco, in vista della pubblicazione dell'Opera Omnia di Giuseppe Tartini per l’anniversario del 2020.